
Quarto giorno
Il soggiorno all’hotel Astor è terminato, quindi facciamo i bagagli per spostarci verso il nord della Grecia.
Prima di partire, consumiamo l’ultima colazione sul terrazzo panoramico, godendo ancora della vista dell’Acropoli, così vicina che sembra di poterla toccare con la mano.
Questo albergo non ha brillato certo per qualità del servizio, ma è innegabile che abbia costituito un’ottima base di partenza per visitare Atene. Infatti tutti i principali monumenti e luoghi d’interesse sono raggiungibili a piedi dall’hotel, e la zona, pur non brillando per ordine e pulizia, è vitale ed allegra, piena di gente e di turisti ad ogni ora del giorno e della notte.
Lasciamo la città dirigendoci a nord sull’autostrada 1 fino a Thiva, poi ci addentriamo lungo le statali 3 e 48, in mezzo a piantagioni di cotone. Prima di Arachova la strada inizia ad inerpicarsi lungo le pendici del monte Parnaso, regalando panorami di grande bellezza.
Arriviamo a Delfi in tarda mattinata, ed iniziamo la visita del sito archeologico. Non è un caso che qui risiedesse l’oracolo di classica memoria: infatti i ruderi giacciono sul fianco di una ripida collina, circondati da cipressi e pareti di roccia, e l’atmosfera ha un non so che di magico.
La salita allo stadio, punto più alto del sito, è lenta e resa faticosa dal caldo, ma permette di ammirare con calma le vestigia del teatro e del tempio di Apollo.
Terminata la visita alla parte alta del sito, ridiscendiamo alla macchina e ci spostiamo di circa un chilometro a valle, dove c’è l’ingresso - abbastanza mal segnalato - al tempio di Atena, forse il monumento più noto e fotografato di Delfi, le cui perfette proporzioni suscitano da millenni emozione e meraviglia.



Grecia 2013
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