
Per soli 38 € in tre, bevande incluse, ci saziamo dei tipici piatti della cucina locale, semplici ma di ottima qualità: insalata greca (composta da feta, pomodori, cetrioli, cipolle ed olive), tzatziki (salsa a base di yogurt, cetrioli ed aglio) ed abbondante carne di maiale alla griglia. Il locale è molto alla buona, ma il fatto che ci siano pochi turisti e molti greci ci fa capire di aver scelto bene.
Sesto giorno
Lasciamo l’hotel Kosta Famissi, di cui conserveremo un ottimo ricordo. E’ economico e di qualità, è in posizione centrale, ha il parcheggio riservato, dalla camera si gode una spettacolare vista sulle Meteore, ed il personale è gentilissimo e premuroso. Insomma, lo consigliamo caldamente a chi volesse soggiornare a Kalambaka.
Visitiamo il sesto ed ultimo monastero, il Megalo Meteoro (Grande Meteoro), non ancora preso d’assalto dai pullman dei tour organizzati, poi percorriamo ancora una volta la strada circolare che collega i vari monasteri, in modo da fissarci bene nella mente i fantastici scorci delle Meteore, ed infine, non trovando altre scuse per ritardare la partenza, ci mettiamo in marcia verso sud.
Il viaggio è lungo e le ore passano lente, mentre dai finestrini scorrono paesaggi infinitamente mutevoli. Finalmente, nel primo pomeriggio, arriviamo alla città di Maratona, nei dintorni della quale abbiamo prenotato una camera in un albergo in riva al mare. Maratona è indelebilmente impressa nella mente di ogni studente come il luogo della omonima battaglia fra Greci e Persiani, e dell’impresa di Filippide che corse ad Atene per annunciare la vittoria degli ellenici, cadendo poi esanime per lo sforzo.



Grecia 2013
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