Madrid 2011
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Dopo una rinfrescata in hotel si esce per cena. Ci dirigiamo come al solito verso Puerta del Sol, che ormai abbiamo capito essere il luogo dello “struscio” serale dei madrileni. Tra i numerosissimi locali della zona scegliamo il ristorante Café de Levante in Calle Victoria, viuzza pedonale affollata di tavoli all’aperto, e finalmente gustiamo una paella eccellente, annaffiata da copiosa sangria. Satolli e deliziati dall’ottima cena, torniamo in hotel passeggiando per le vie della movida, ove si possono incontrare numerosi artisti di strada che intrattengono i passanti, e passanti che si intrattengono con “signorine” piuttosto provocanti, di quelle che esercitano il mestiere più antico del mondo.
- Quarto giorno -
L’indomani la sveglia suona un po’ prima, in quanto è giunto il momento di fare le valigie. Tuttavia l’aereo è alla sera, quindi c’è ancora tutta la giornata davanti a noi. Il tempo è grigio e minaccia pioggia, ma la cosa non ci disturba in quanto il programma prevede la visita ai musei. Scegliamo di iniziare dal Prado. Il museo è sterminato, e l’abbondanza di capolavori è tale da creare in breve una sorta di assuefazione. Anche opere celebri si osservano di sfuggita, non dedicando che qualche secondo all’osservazione di quadri dei maggiori maestri spagnoli, italiani e fiamminghi. E’ tipico delle visite ai grandi musei: bisognerebbe dedicarvi settimane, non poche ore, ma purtroppo il tempo è sempre tiranno.
Ci soffermiamo però per alcuni minuti davanti alle due opere più celebri di Goya, la Maja desnuda e la Maja vestida, ammirandone il fascino imperituro.
Dopo un paio d’ore di visita raggiungiamo l’overdose da capolavoro, e decidiamo di abbandonare il campo e di cercarci un ristorante, cosa non semplicissima in quanto in zona non ci sono locali.
Dopo esserci rifocillati, optiamo per il museo d’arte moderna Reina Sofia, che quel pomeriggio dovrebbe essere gratuito.