Madrid 2011
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La lunghissima fila di gente in attesa all’ingresso ci conferma la cosa, tuttavia in pochi minuti la coda viene smaltita grazie alla perfetta organizzazione del personale.
Ci dirigiamo verso l’opera più celebre ospitata nel museo, la Guernica di Pablo Picasso, che ci sorprende per le sue dimensioni. E’ curioso: finché l’opera la si conosce solo attraverso illustrazioni, si è portati a considerarla di dimensioni medie, mentre in realtà tiene un’intera parete!
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Madrid - Guernica di Pablo Picasso
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Ammiriamo poi altri quadri di Picasso e Mirò, e ci colpiscono l’immaginazione dei capolavori surrealisti di Salvador Dalì.
Il Reina Sofia è un’infinitesimo del Prado, sia come dimensione che come numero di opere, ma forse proprio per questo è più godibile, e la visita è piacevole e coinvolgente, senza il senso d’oppressione causato da un’overdose d’arte.
Gli ascensori di vetro che dominano la facciata del museo, e che lo rendono inconfondibile, donano inoltre al visitatore un punto di vista eccezionale sulla stazione di Atocha e sulla zona sud di Madrid.

Bene, il pomeriggio volge ormai al termine, ed è tempo di tornare un’ultima volta in hotel a ritirare i bagagli per poi raggiungere l’aeroporto.
Mentre l’aereo rulla verso la pista di decollo, si scatena un nubifragio, ma è troppo tardi per rovinarci la giornata. Il velivolo sale rapidamente oltre le nubi procellose, e c’è tempo per soffermarsi su ciò che più ci rimarrà di questa vacanza.
Innanzi tutto la bellezza della città, pulita e ordinata, tranquilla e vivace allo stesso tempo. Poi la gente, gentile, disponibile e sorridente. Infine la cultura, fatta di arte, storia e, perché no, anche gastronomia. Ed infine, una menzione speciale per la metro, vero gioiellino di efficienza. Con un po’ di tristezza pensiamo ai nostri treni italiani…