Rodi 2008
Copyright © 2007 by Giampaolo Cesana • All Rights reserved • E-Mail: posta@cesana.al.it
Designed by Giampaolo Cesana
Dopo aver attraversato un paio di valloni selvaggi, raggiungiamo il faro che segna l’estremità meridionale dell’isola di Rodi. La piccola utilitaria non ci tradisce neppure nel percorso di ritorno, più complicato a causa di una salita profondamente segnata da pietre e solchi, e viene gratificata da un meritato riposo mentre noi ci dedichiamo ad alcune ore di attività balneari.
Nel pomeriggio riprendiamo la strada ed iniziamo la risalita della costa Ovest, selvaggia e disabitata, che non invoglia molto ai bagni in quanto battuta per tutta l’estate da forti venti che agitano il mare.
Rimarchevoli solo i ruderi del castello di Monolithos, dal quale si gode una vista eccezionale delle coste circostanti.
Arrivati all’altezza dell’antica Kamiros, che decidiamo di non visitare, tagliamo all’interno per riguadagnare la costa orientale. Il percorso scelto si rivela fantastico: la strada sale gradatamente in mezzo a rigogliose pinete che fanno pensare alle nostre Alpi, fino a raggiungere i 720 metri del monte Profitis Ilias. Il paesaggio è così lontano dal tipico ambiente delle isole greche che non stupisce più di tanto incontrare un albergo in stile tirolese, e passeggiare all’ombra di pini altissimi lungo un recinto che contiene alcuni cervi.
Nel pomeriggio riprendiamo la strada ed iniziamo la risalita della costa Ovest, selvaggia e disabitata, che non invoglia molto ai bagni in quanto battuta per tutta l’estate da forti venti che agitano il mare.
Rimarchevoli solo i ruderi del castello di Monolithos, dal quale si gode una vista eccezionale delle coste circostanti.
Arrivati all’altezza dell’antica Kamiros, che decidiamo di non visitare, tagliamo all’interno per riguadagnare la costa orientale. Il percorso scelto si rivela fantastico: la strada sale gradatamente in mezzo a rigogliose pinete che fanno pensare alle nostre Alpi, fino a raggiungere i 720 metri del monte Profitis Ilias. Il paesaggio è così lontano dal tipico ambiente delle isole greche che non stupisce più di tanto incontrare un albergo in stile tirolese, e passeggiare all’ombra di pini altissimi lungo un recinto che contiene alcuni cervi.
 "Spiaggia sull'isola di Rodi")
Ripresa la marcia, dopo parecchi chilometri di polverose strade bianche, riappare il tranquillo e cristallino mare orientale, dove sostiamo alcune ore nell’incantevole spiaggia di Tsampika, tuttora incontaminata e senza cementificazioni incombenti.
Per i più sportivi, vale la pena salire i trecento gradini che portano al monastero di Tsampika, dal quale si gode una superba vista sulla baia sottostante.
La seconda parte del soggiorno a Rodi è stata dedicata alla vita del villaggio ed alla spiaggia di Lardos.
Per i più sportivi, vale la pena salire i trecento gradini che portano al monastero di Tsampika, dal quale si gode una superba vista sulla baia sottostante.
La seconda parte del soggiorno a Rodi è stata dedicata alla vita del villaggio ed alla spiaggia di Lardos.