Sardegna 2011
Copyright © 2007 by Giampaolo Cesana All Rights reserved E-Mail: posta@cesana.al.it
Designed by Giampaolo Cesana
Al pomeriggio ci spostiamo di qualche chilometro, ed andiamo a fare il bagno alla spiaggia di Porto Paglia, lunghissima e praticamente deserta. Anche qui il mare ha colori fantastici e la natura è incontaminata e selvaggia - ci osserva da un ramo un falco indifferente al nostro passaggio - così diversa e lontana dalla Sardegna del jet-set frivolo e delle discoteche della Costa Smeralda.
Dopo cena ci godiamo la luce del tramonto passeggiando per il lungomare insieme a pochi altri turisti, immersi in un’atmosfera di quiete e tranquillità. Un buon gelato e si va a dormire, perché l’indomani ci aspetta un’escursione verso sud.
Quarto giorno
Oggi si va a Porto Pino, altra lunghissima spiaggia nei pressi di Capo Teulada, punta che delimita a sud-ovest la Sardegna.
Prima di scendere in spiaggia attraversiamo il paese, lasciamo l’asfalto e ci addentriamo con il Terios tra i pini d’Aleppo, fino a raggiungere un belvedere roccioso da cui si gode una splendida vista del Golfo di Palmas a nord e di Capo Teulada a sud.
Decidiamo poi di spingerci tra gli stagni salati subito alle spalle della lunga duna di sabbia che forma la spiaggia. Si prende una deviazione a sinistra, prima di arrivare in paese, e si percorre una stretta striscia di sabbia compatta, circondati ai due lati da immobili distese d’acqua salata. Al termine dello sterrato c’è la possibilità di posteggiare e raggiungere con un sentiero la parte meridionale della spiaggia, caratterizzata dalle famose dune di sabbia bianchissima.
Noi però decidiamo di tornare indietro e, lasciata l’auto nel posteggio comunale, passeggiamo lungo la spiaggia fino a trovare uno spiazzo sotto i pini che ci riparano dal sole rovente.
