Tenerife 2012
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Alla sera proviamo il ristorante. Pulito, con personale capace ed efficiente, funziona su due turni, visto l’alto numero di ospiti. Il cibo è vario e molto buono, e la formula a buffet permette di assaggiare tutto ciò che ispira, con attenzione solo alla linea!
Infine raggiungiamo la camera, pulitissima e spaziosa. La TV non funziona, ma abbiamo prova dell’efficienza della gestione in quanto viene riparata pochi minuti dopo aver avvertito la reception.
L’aria condizionata funziona bene, lo spazioso terrazzo è ombreggiato da alti palmeti, il bagno è grande e funzionale, i letti sono duri quanto basta per dormire bene. Insomma, è difficile trovare difetti all’Hotel Jacaranda.
Secondo giorno
E’ tempo di provare l’oceano. L’hotel è a circa 200 metri dal mare, che raggiungiamo attraverso strade pedonali sulle quali si affacciano negozietti per turisti. Tutti i dubbi della partenza svaniscono in un istante: la spiaggia è larga e di sabbia fine, l’oceano è calmissimo, l’acqua è chiara e pulita, e neppure troppo fredda. Insomma, non fosse che per la marea e per la presenza di lunghe barriere frangiflutti che preservano la spiaggia dalle mareggiate invernali, sembrerebbe di trovarsi nel Mediterraneo.
Il clima è notevole: caldo - ma non troppo - e ventilato, non fa certo rimpiangere l’afa che abbiamo lasciato in Italia. Il sole è forte, ma l’umidità atlantica crea lungo la costa provvidenziali nuvolette che ne riducono l’irraggiamento, preservando la pelle non abituata a tale violenza.
