Tenerife 2012
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Da lì si scende verso la piazza con una bella scalinata che dà modo di ammirare le nove statue dei re aborigeni di Tenerife, scenograficamente poste sul lato della piazza prospiciente il mare.
Nella basilica, che vale una visita, è conservata la Madonna nera della Candelaria, patrona delle Isole Canarie.
Proseguendo, si può scendere sulla spiaggia del paese, fatta di sabbia nerissima che sembra carbone, e si può percorrere la via principale, fiancheggiata da casette colorate.
Ripresa l’auto, raggiungiamo Santa Cruz de Tenerife, capoluogo dell’isola. Percorriamo le vie della città senza scendere dall’auto, e proseguiamo per alcuni chilometri lungo la costa, fino a raggiungere la Playa de Las Teresitas, forse la spiaggia più celebre dell’isola. Su un tratto di litorale originariamente di sabbia nera è stato deposto uno strato di sabbia proveniente dal Sahara, creando una lunga ed ampia spiaggia chiara, orlata da palme e piante che offrono un provvidenziale riparo dal sole.
Passiamo qui alcune ore di relax totale, poi risaliamo in auto e proseguiamo fino ad un punto panoramico, da cui si gode una splendida vista dall’alto sulla spiaggia e sul pittoresco paesino di San Andrés, con le sue tipiche casette abbarbicate alla montagna.
Proseguendo ancora, la costa si fa rocciosa e dirupata, quindi torniamo verso Santa Cruz e ci dirigiamo a nord, fino a raggiungere l’abitato di San Cristóbal de La Laguna (detto semplicemente La Laguna), antico capoluogo dell’isola e patrimonio dell’Unesco. Vale la pena percorrere le strade del centro, ove si possono ammirare belle case e monumenti di pregio, fino alla Iglesia de la Concepción, il cui campanile si staglia scenograficamente alla fine della via.
Nella basilica, che vale una visita, è conservata la Madonna nera della Candelaria, patrona delle Isole Canarie.
Proseguendo, si può scendere sulla spiaggia del paese, fatta di sabbia nerissima che sembra carbone, e si può percorrere la via principale, fiancheggiata da casette colorate.
Ripresa l’auto, raggiungiamo Santa Cruz de Tenerife, capoluogo dell’isola. Percorriamo le vie della città senza scendere dall’auto, e proseguiamo per alcuni chilometri lungo la costa, fino a raggiungere la Playa de Las Teresitas, forse la spiaggia più celebre dell’isola. Su un tratto di litorale originariamente di sabbia nera è stato deposto uno strato di sabbia proveniente dal Sahara, creando una lunga ed ampia spiaggia chiara, orlata da palme e piante che offrono un provvidenziale riparo dal sole.
Passiamo qui alcune ore di relax totale, poi risaliamo in auto e proseguiamo fino ad un punto panoramico, da cui si gode una splendida vista dall’alto sulla spiaggia e sul pittoresco paesino di San Andrés, con le sue tipiche casette abbarbicate alla montagna.
Proseguendo ancora, la costa si fa rocciosa e dirupata, quindi torniamo verso Santa Cruz e ci dirigiamo a nord, fino a raggiungere l’abitato di San Cristóbal de La Laguna (detto semplicemente La Laguna), antico capoluogo dell’isola e patrimonio dell’Unesco. Vale la pena percorrere le strade del centro, ove si possono ammirare belle case e monumenti di pregio, fino alla Iglesia de la Concepción, il cui campanile si staglia scenograficamente alla fine della via.
 "Villaggio di San Andrés presso Santa Cruz, Tenerife")
 "Spiaggia di lava nera sotto le statue dei re aborigeni a Candelaria, Tenerife")
 "Spiaggia di Las Teresitas a Santa Cruz, Tenerife")